Archeologia Abruzzo

Archeologia Abruzzo: siti archeologici, popoli antichi, scavi e reperti


L’Abruzzo è una regione che ha molto da offrire dal punto di vista archeologico, gli appassionati del settore, scopriranno le bellezze archeologiche in diverse località della regione, dove i resti sono innumerevoli e ancora reali.


Pensando all’Archeologia Abruzzo possiamo confermare che il territorio presenta insediamenti umani sin dalla preistoria, già in quell’epoca, risultavano attive diverse popolazioni distribuite su tutto il territorio, con un’economia tipicamente pastorale nelle zone montuose e migliore nelle altre zone.


Per questo motivo le culture marine risentirono maggiormente di questi influssi testimoniati anche in ambito archeologico. Pensate che l’archeologia Abruzzo nel VI secolo a.C  viveva con un organizzazione sociale si tipo tribale e legata principalmente alla Pastorizia.


Dagli scavi archeologici recenti si deduce che nel territorio abruzzese non furono costruite grandi città ma centri minori legati alla transumanza. Solo intorno al IV Secolo a.C questi centri si evolsero informe urbane più complesse con grandi cinte murarie realizzate in pietra.


In quel periodo le popolazioni che abitavano in Abruzzo erano i Pretuzi, i Sabini, gli Equi, i Marsi, i Pentri e i Marrucini. L’archeologia Abruzzo al giorno d’oggi è riconosciuta dall’imponente figura di un guerriero italico risalente al V secolo a.C, questo oggi è l’emblema caratteristico dell’Abruzzo.


La scultura prende il nome di Guerriero di Capestrano, non si tratta dell’unica traccia evidente dall’esistenza d’insediamenti umani stabiliti in queste zone. Dovete sapere che per millenni la regione è stata popolata dai popoli sopraindicati, gruppi differenti tra di loro e che hanno contribuito ad arricchire l’Abruzzo con usi e costumi.


L’Archeologia Abruzzo attuale offre oggi dei costumi antichissimi nati dalla fusione tra vecchie e nuove tradizioni. Le tracce della preistoria in Abruzzo sono collocate soprattutto in due grotte: sulla Majella e nella piana del Fucino.


E’ utile ricordare che i resti sono solo parzialmente accessibili ai visitatori. Raggiungendo i comuni di Caramanico Terme e Roccamoricesi, potrete raggiungere il sito archeologico chiamato Valle Giumentina. In questa zona, esattamente nel periodo paleolitico, gli uomini s’insediarono presso il pianoro, all’interno della Grotta a Male.


Alcune tracce dell’uomo sono state rinvenute anche nella grotta dei Piccioni (situata in località Bolognano). Mentre analizzando l’età della pietra, sono diventate tre le grotte più importanti per quanto riguarda ritrovamenti archeologici: La Punta, Ortucchio e Maritza.


L’Archeologia Abruzzo propone un viaggio alla scoperta della necropoli di Campoalanao, esattamente nel comune di Campli, dove sono decine le tombe della famosa necropoli. Potete ammirarealcuni degli oggetti rinvenuti, visitando i musei archeologici di Campli  e il Museo Nazionale di Chieti.


I ritrovamenti in provincia dell’Aquila sono i più suggestivi, visto che sono stati rinvenuti antichi resti in una necropoli a Fossa.  Che ne dite? Vi piacerebbe conoscere tutti i dettagli della archeologia Abruzzo?
 

FONTE IMMAGINE: Turismo Teramo



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