Riserva naturale dei Calanchi di Atri

La riserve naturale dei Calanchi č un luogo perfetto per tutte le persone che non possono fare a meno di ammirare ambienti suggestivi e aridi


Siete pronti per partire verso la Riserva Naturale dei Calanchi di Atri? Si tratta di un’oasi istituita nel 1995 dove la Comunità Europea qualche anno prima aveva identificato un sito di interesse comunitario. 


Potrete vedere in prima persone delle forme di erosione impressionati chiamanti anche calanchi o bolge dantesche. La riserva naturale dei Calanchi si estende per 380 ettari su u paesaggio collinare dai 100 ai 500 metri di quota, dal fondovalle del torrente Piomba al Colle della Giustizia.

Le morfologie calanchi sono distribuite prevalentemente sul versante della sinistra idrografica del bacino del torrente Piomba, che scorre appena a meridione dell'area in studio con andamento all'incirca NW-SE. Solo il settore più settentrionale della Riserva ricade invece nella porzione più elevata del piccolo bacino del torrente Calvano.


Per chi non lo sapesse desideriamo ricordare che i calanchi sono un fenomeno geomorfologico erosivo provocato dall’acqua, tipico del clima mediterraneo. Per la loro formazione sono necessarie alcune condizioni climatiche davvero uniche: terreno argilloso ma con un po’ di sabbia, versanti con pendenza elevata, esposizione a sud e così via.


Qui vivono anche alcune specie di piante, che nonostante l’aridità hanno trovato il loro habitat naturale. Nella parte alta del calanco si trovano specie appartenenti alla vegetazione naturale della collina, rappresentata da piccoli lembi di boschi termofili. Alcune specie presenti sono sfuggite alle vicine colture, come l’Erba medica e la Sulla. Non mancano il Carciofo selvatico, la Liquirizia (utilizzata nell’industria alimentare fin dal 1811) ed altre specie più esigenti.
 

 

FOTO: Isola dei Calanchi



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